Negli ultimi giorni il nome di Zohran Mamdani, nuovo sindaco di New York City, ha fatto il giro del mondo.Non solo per la vittoria elettorale, ma per come ci è arrivato: attraverso una campagna che ha trasformato la comunicazione visiva in una forma di connessione autentica.
Da Webshop, che ogni giorno gestisce strategie di social media marketing e comunicazione visiva, abbiamo guardato con particolare interesse questo caso.
Perché, al di là della politica, la campagna di Mamdani è una lezione magistrale su come oggi grafica, storytelling e presenza digitale possano diventare strumenti di cambiamento
Un’identità visiva che parla la lingua della città
Uno degli aspetti più discussi della campagna è la sua identità visiva: colori vibranti (giallo metro, blu profondo, accenti arancio) e un logo scritto a mano che rompeva la rigidità del linguaggio politico tradizionale. Ogni elemento visivo sembrava dire: “sono parte di questa città”.
I poster erano progettati per dialogare con l’ambiente urbano: vetrine, murales, fermate della metro.Una scelta che richiama la filosofia del design “contestuale”, dove la comunicazione si adatta allo spazio reale invece di dominarlo.
Social media come cuore della strategia
Un altro punto di forza è stato l’uso dei social media come canale centrale.
Mamdani non ha semplicemente “pubblicato post”: ha costruito una narrazione continua, fatta di video brevi, linguaggio diretto e ritmo autentico.
Su Instagram, TikTok e X, i contenuti mostravano momenti reali, conversazioni, quartieri. Ogni video era un frammento di città. Non un discorso, ma un dialogo.
Nel nostro lavoro di gestione social per brand e aziende, insistiamo spesso su questo punto: il pubblico non vuole contenuti perfetti, ma coerenti e credibili. L’autenticità visiva oggi vale più della persuasione.
Segmentazione visiva e linguistica
La campagna di Mamdani ha anche saputo parlare a pubblici diversi.
Video in più lingue, riferimenti culturali urbani, contenuti per quartieri specifici.
Una comunicazione su misura per una città frammentata e complessa come New York. Questo tipo di approccio rappresenta l’evoluzione naturale del marketing moderno:
non segmentare per età o reddito, ma per linguaggio e visione del mondo.
Per i clienti con cui lavoriamo — dal piccolo business al brand nazionale — significa progettare strategie diverse per ciascun cluster, sia nel tono che nei formati visivi.
Cosa insegna tutto questo a chi fa comunicazione
Guardando il caso Mamdani, emerge un principio chiaro: la comunicazione non è mai solo estetica, è architettura di percezione.
Ogni elemento — colore, parola, ritmo, contesto — costruisce fiducia e riconoscibilità.
E questo vale per ogni brand, azienda o professionista che voglia comunicare nel 2025.
Ecco tre takeaway per chi lavora nel marketing:
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Costruisci un’identità visiva coerente, non solo bella.
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Racconta con autenticità: la forma conta, ma la verità vince.
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Integra digitale e reale: la comunicazione non ha più confini.
Il successo della campagna di Zohran Mamdani dimostra che la comunicazione integrata e consapevole può creare impatto reale. E per chi, come noi, si occupa di social, marketing e design, questi casi sono la bussola migliore per orientarsi tra creatività e strategia.
Noi di Webshop osserviamo il mondo, ne analizziamo i segnali e li traduciamo in soluzioni concrete per i nostri clienti. Perché ogni campagna, anche quella di un sindaco di New York, può insegnarci qualcosa su come comunicare meglio, con coerenza e valore.









